La Galleria dell’Accademia di Firenze ha lanciato la versione beta di Chatta col David, un progetto interattivo che permette agli utenti approdati sulla home del sito ufficiale dell’istituzione museale di porre delle domande all’alter ego virtuale della celeberrima opera di Michelangelo Buonarroti.
È possibile chiedere al David approfondimenti sulla sua identità, sul suo creatore, sul materiale con cui è stato realizzato e moltissimo altro ancora. Grazie a tecnologie AI e machine learning il David è in grado di rispondere e intraprendere una vera e propria “chiacchierata” con interlocutori che scrivono da tutto il mondo. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione di un gruppo di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze che ha immaginato e formulato numerosi quesiti tra quelli che gli utenti avrebbero potuto porre al David.
«L’idea del chatbot» spiega la direttrice della Galleria dell’Accademia Cecilie Hollberg «nasce dalla volontà di portare questo Museo nella modernità e per essere aggiornati bisogna rivolgersi ai giovani, come gli studenti universitari italiani e non, coinvolti nel progetto, che con la freschezza del loro approccio, dettato da uno spirito libero, sono in grado di comunicare la curiosità verso un’opera d’arte, quindi rendere l’emozione che si prova davanti al David per scoprire cosa realmente rappresenta. Questa esperienza con l’intelligenza artificiale può essere considerata un primo approccio oltre che un modo ludico per attirare l’attenzione di chi non è solito avvicinarsi all’arte».
L’idea di utilizzare un chatbot era già stata adottata tempo fa anche dall’Opera di Santa Maria del Fiore che, sul suo sito, ospita uno spazio virtuale in cui si può “dialogare” con Michelangelo Buonarroti. Si moltiplicano, dunque, le esperienze interattive in cui è possibile esplorare la storia dell’arte grazie a narratori virtuali d’eccezione: dai libri – ricordiamo, ad esempio, la serie di volumi chatBOT firmata da Andrea Concas che include le domande a Banksy, Leonardo da Vinci e Frida Kahlo – ai musei, l’invito è quello di sperimentare nuovi metodi di fruizione e di approfondimento, utilizzando sistemi intelligenti in grado di soddisfare le curiosità degli utenti e di arricchirsi grazie alla loro stessa interazione.
“Insomma: chiedi e risponderò a tutte (o quasi) le tue domande!” cit.
Scopri le altre vignette della serie Art & Humor disegnate da Enrico Ledda per ZìrArtmag