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“M.A.D Man”

 

Sono ancora molto pochi i dettagli sulla realizzazione del Museo dell’Arte Digitale annunciato a giugno 2021 dal ministro Dario Franceschini. Quello che per il momento si sa è che avrà sede a Milano, presso l’ex Albergo Diurno Venezia, e che sarà “dedicato alla produzione e presentazione di contenuti digitali, svolgendo un ruolo strategico nelle scenario culturale contemporaneo, sempre più digitalizzato, connesso e globalizzato, in cui la stessa nozione di opera e di pubblico va inevitabilmente evolvendo“.

Stretta, ancor prima di nascere, la collaborazione con il MEET, centro dedicato alla cultura digitale nato in seno alla Fondazione Cariplo che ha sede nelle immediate vicinanze dell’Albergo Diurno Venezia; rimangono però – come fa notare Finestre sull’Arte – numerosi quesiti sulle questioni museologiche e museografiche, ad oggi ancora estremamente nebulose.

Un nuovo museo in cantiere, dunque, che dovrebbe arrivare a conclusione nel 2026 ma per il momento si prospetta come l’ennesimo punto di domanda sulle azioni intraprese dal Ministero per la Cultura: perché pensare ad una nuova istituzione museale anziché risollevare le esistenti? In che modo si intenderà far dialogare l’antico palazzo liberty con l’arte digitale?

La riflessione completa su Finestre sull’Arte


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