Il 14 luglio 2019, in occasione della Festa della Trebbiatura, il prestigioso evento che celebra il folklore, la cultura e il fascino che da sempre caratterizzano le terre del Mar Mediterraneo, viene inaugurato il Giardino dei Sonagli (The rattles garden): una monumentale opera d’arte ambientale, ideata dall’artista di origini israeliane Yuval Avital, in collaborazione con l’associazione Terzo Paradiso Città dell’arte – Fondazione Pistoletto e Mulinum.
L’opera prende vita nella parte più ventosa e selvaggia della Calabria: quella compresa tra il Golfo di Squillace e quello di Sant’Eufemia, nel territorio di San Floro, un piccolo borgo a picco sul mare. Il progetto nasce con l’intento di creare un dialogo ideale tra tutti i paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo (il Mare Nostrum): dall’Italia alla Grecia, da Cipro al Marocco, dalla Spagna ad Israele.
Le voci di tutti questi popoli confluiscono nel Giardino attraverso il suono di 360 piccole campane e sonagli; nonostante essi abbiano forme diverse, al soffio del vento cantano e si muovono all’unisono, in perfetta sintonia con gli altri suoni della collina, dal canto degli uccelli al belare delle pecore. Il parco di Avital ha visto numerosi contributi per la sua realizzazione: le spighe che sorreggono i sonagli sorgono attorno a Mulinum, l’azienda agricola volta alla rivalutazione del territorio e nata grazie all’intervento del fondatore Stefano Caccavari, convinto promotore della coltura dei grani antichi, nel pieno rispetto della natura che lo circonda e in perfetta armonia con la gente del posto.
Il progetto si basa unicamente sul contributo di soci privati, oggi più di 200, e il suo obiettivo è quello di rilanciare le pratiche antiche della coltivazione dei campi, sensibilizzando le masse e attivando così importanti interventi sociali e culturali. L’altro promotore di questa iniziativa è Terzo Paradiso Città dell’arte – Fondazione Pistoletto, il movimento internazionale di pratiche culturali e artistiche nato nel 2003 per volontà di Michelangelo Pistoletto.
La definizione Terzo Paradiso è stata pensata appositamente per San Floro, il quale, citando le parole dell’ambasciatrice Simona Mazzitelli, rappresenta un vero e proprio “terzo paradiso vivente, in quanto realizzazione concreta di quell’aspirazione a un rapporto armonioso fra natura, uomo e tecnologia che il movimento promuove in tutto il mondo con le sue iniziative”.
Quello di San Floro è la fusione tra il primo paradiso originario, l’Eden, dove l’uomo e la donna vivevano in perfetta armonia con la natura e il secondo paradiso, quello artificiale, rappresentato dall’intelligenza umana e dallo sviluppo inarrestabile delle tecnologie, fatto interamente di prodotti e di comodità artificiali. Nonostante le numerose innovazioni, il secondo paradiso è distante dalla natura e per essa molto dannoso, con il suo processo inarrestabile di corrosivo sviluppo.
Il Terzo Paradiso rappresenta idealmente una nuova era dell’umanità, in cui natura e artificio convivono in una connessione perfettamente equilibrata, necessaria per la sopravvivenza dell’uomo, in sintonia con l’ambiente che lo circonda. Avital sostiene di aver raggiunto una forte e viscerale intimità con la Calabria, grazie al prezioso contributo dei fondatori di Mulinum e di Terzo Paradiso, che lo hanno guidato ed appoggiato durante la realizzazione di questo progetto.
Il suo Giardino è la perfetta realizzazione del connubio tra l’intervento dell’uomo e la natura: qui, la molteplicità di voci che caratterizza i variegati popoli che abitano il Mediterraneo, vive in perfetta armonia, grazie al soffiare del vento, che fa vibrare allo stesso momento i sonagli che li rappresenta, superando così la loro apparente diversità e abbattendo idealmente ogni barriera sociale e culturale.
Yuval Avital nasce nel 1977 a Gerusalemme, attualmente risiede a Milano ed è un artista multimediale, compositore musicale e chitarrista. È conosciuto ed apprezzato per le sue installazioni visive e sonore e per lo sviluppo di progetti tecnologici negli spazi pubblici, realizzati anche grazie al contributo dell’intelligenza artificiale. Le sue sono opere d’arte totali, visive, sonore e tattili, e vengono realizzate in teatri e musei ma non solo; Avital utilizza anche luoghi non convenzionali, come i siti di archeologia industriale.
Il Giardino dei sonagli è la sua scultura visionaria che avvia una narrazione musicale e sonora tutta fondata sulla sinergia tra arte, scienza e impegno sociale, immersa nella bellezza della natura e della tradizione.
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