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Nata nel 2017 da un’idea di Apsara DiQuinzio – Senior Curator of Modern and Contemporary Art presso l’UC Berkeley Art Museum e Pacific Film Archive (BAMPFA) – la Feminist Art Coalition unisce arte e attivismo in una rete che coinvolge le istituzioni artistiche e che opera a sostegno delle pratiche femministe.
Al momento dell’annuncio della sua costituzione avevano aderito alla Feminist Art Coalition circa 50 organizzazioni ed ora il numero è quasi raddoppiato, includendo realtà attive su tutto il territorio degli Stati Uniti, a livello locale, statale e nazionale.
Il progetto, inaugurato all’indomani della Women’s March del 21 gennaio 2017, incoraggia la conoscenza dei femminismi contemporanei e dal momento della sua creazione ha accolto la partecipazione di oltre 90 istituzioni che progettano e programmano mostre ed eventi su tematiche oggi più che mai attuali, con l’obiettivo di generare riflessioni e innescare cambiamenti importanti all’interno della società e del mondo dell’arte.
Supportata e finanziata dalla Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, la FAC aveva programmato numerosi eventi per il 2020, purtroppo rimandati a causa dell’emergenza sanitaria globale: tra questi, anche una mostra curata dalla fondatrice Apsara DiQuinzio – New Time: Art and Feminisms in the 21st Century – riprogrammata dal 25 agosto 2021 al 30 gennaio 2022.
«Ci sono molte definizioni diverse per il femminismo, sia passato che presente, quindi FAC preferisce metterlo al plurale. Il femminismo non è più un concetto singolare, ma abbraccia e comprende molte diverse forme di pensiero e approcci al cambiamento culturale» | FAC
Non solo mostre ed eventi fisici
Oltre alle mostre e alle collaborazioni in continuo aggiornamento, sulla piattaforma della Feminist Art Coalition è possibile fruire di numerose risorse online tra cui saggi, video dedicati agli artisti e al loro lavoro, consigli di lettura su libri che parlano di connessioni tra arte e femminismi e citazioni a tema.
I saggi – commissionati dalla stessa FAC a scrittori, artisti ed educatori – sono disponibili per il download: al momento comprendono i contributi di Jack Halberstam, Saidiya Hartman, Peggy Phelan e Trinh T. Minh-ha ma Notes on Feminisms è una collana in continua evoluzione e col tempo sarà di sicuro ulteriormente incrementata.
Gli intenti della Feminist Art Coalition
La Feminist Art Coalition «prende il pensiero e la pratica femminista come punto di partenza e considera l’arte un catalizzatore per il discorso e l’impegno civico». Come si legge sul sito ufficiale del progetto, «Motivati dall’imperativo etico di attuare il cambiamento e promuovere l’uguaglianza all’interno delle nostre istituzioni e oltre, questi progetti collettivi sosterranno un accesso inclusivo ed equo alle risorse sociali, culturali ed economiche per le persone di tutti i generi, sessualità, razze, etnie, classi, età e abilità. Questo sforzo cooperativo mette in scena una serie di progetti che insieme generano uno spazio culturale di impegno, riflessione e azione, pur riconoscendo la costellazione di differenze e molteplicità tra i femminismi».
Scopri di più sul progetto visitando il sito ufficiale o rimani aggiornato seguendo la Feminist Art Coalition su Instagram (@feministartcoalition)