L’attenzione al dettaglio è la chiave dell’intera produzione di Antonio Aricò, artista calabrese che, unendo poesia e fantasia, riesce a far dialogare gli antichi segreti dell’artigianato con le più innovative linee del design contemporaneo, dando vita a collezioni uniche ed emozionali, capaci di colpire nel cuore lo spettatore.
La produzione di Aricò è il risultato di incontri e memorie, amore e attenzione alle tecniche artigianali legate al territorio, sperimentazione, ricerca delle forme e dei materiali. Essa spazia, senza confine alcuno, tra edizioni limitate e design industriale, arricchendosi continuamente delle contaminazioni provenienti da questi due mondi, apparentemente opposti.
Superfici levigate ed essenziali si alternano ad armonie di colore, con un richiamo sempre vivo alla tradizione, alla cultura, alle storie che affollano l’immaginario di questo designer dall’animo gentile e delicato.
Di fronte ad un’opera nata dall’ingegno di Antonio Aricò non è possibile posare lo sguardo sulla totalità dell’insieme: l’occhio vaga senza sosta e lo sguardo si sazia, a poco a poco, solo indagando a fondo l’oggetto, scovando i minuziosi particolari che ne compongono la struttura e l’estetica globale.
A Signurina: la sedia “scapola” ispirata al passato
Sono molteplici le creazioni Aricò che hanno lasciato il segno: l’ultima, presentata in occasione di Edit Napoli (la Fiera del Design d’Autore tenutasi a fine Ottobre 2020) è stata ispirata da un’intramontabile modello ed è il lasciapassare per un salto indietro nel tempo, rimanendo ben ancorati al contemporaneo.
L’archetipo della sedia “di paese” viene ripensato e rinnovato nelle forme, conferendogli un nuovo frizzante aspetto. “A Signurina” è stata creata insieme a MYOP, azienda siciliana attiva nella produzione di arredi; grazie alla sua linea essenziale ci catapulta nelle soleggiate terre del Mediterraneo e ci fa tornare bambini, rievocando tra i ricordi quel tempo (non troppo lontano e forse, da qualche parte, rimasto immutato) in cui le donne solevano sedere fuori dall’uscio e chiacchierare con le dirimpettaie, occupando le laboriose mani con i ferri o con la pasta.
Un design che unisce il mondo del disegno industriale e quello del più autentico artigianato
Aricò ha declinato l’estetica di queste sedie in mille modi diversi, giocando con i colori e con i materiali.
Così, in alcune di esse, le tenui tonalità del legno di frassino al naturale incontrano gli elettrici colori della seduta realizzata in corde trekking custom e, viceversa, in altri esemplari gli intrecci in foglia di mais o corda naturale spezzano il colore pieno della sedia.
I dettagli – come lo schienale ondulato e le texture degli incroci o, ancora, le decorazioni dipinte sulle superfici lignee – sono gli elementi innovativi e la firma del designer.
A completare la collezione è “U Signurinu“, il coloratissimo tavolo ispirato alle maioliche siciliane e realizzato in pietra lavica intagliata e smaltata a mano.
“A Signurina” significa in siciliano/italiano “donna non sposata” e riassume benissimo l’antica identità di questa sedia: chi, in campagna o in paese, non aveva un’unica sedia così, diversa da tutte le altre ma praticamente insostituibile per funzionalità e bellezza?
L’iconica seduta resiste al tempo e rimane la “perfetta scapola” da avere in casa, rinnovata nel design ma fedele alle origini nell’essenza.
Scopri di più sul brand visitando il sito ufficiale e segui l’artista, attivo su Instagram come @antonioarico.
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