Il design incontra l’impegno per la salvaguardia dell’ambiente e la sensibilizzazione al rispetto della natura: oggi parliamo di Massimo Marchiori, artista veneziano ideatore di Stari Ribar, la linea di lampade ecologiche a forma di pesce nate dall’amore per il mare e per la scultura.
Scatolette di tonno, pezzi di legno, plastica e corde sono i materiali che Massimo Marchiori “pesca” dalle acque di Silba e di Venezia. A bordo della sua piccola barca, in compagnia del fido Pongo, l’artista setaccia le coste per recuperare i rifiuti arenati sulla spiaggia dopo lunghissimi anni passati in balia dei flutti; l’alba è sua alleata, compagna fedele del viaggio e delle sue mille avventure. Quando tutto tace – e ancora buona parte della città dorme – Massimo leva l’ormeggio e salpa, iniziando ad immaginare i pesci che potranno prendere vita dal suo peregrinare sulle acque immobili del primo mattino.
Dalle più recenti indagini effettuate negli oceani si stima che ogni minuto finiscano in mare una quantità di rifiuti plastici pari, in volume, alle dimensioni di un camion; l’80% di questa spazzatura è stata prodotta a terra, mentre il restante 20% proviene dal mare. I dati diffusi dal WWF sono sconcertanti: 86 milioni di tonnellate di plastica insozzano, contaminano e deturpano le acque e i fondali del mondo, con conseguenze catastrofiche per numerosissime specie animali, per la flora marina e per l’uomo stesso.
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Il progetto di Massimo Marchiori è, prima di tutto, una missione ecologista che affonda le radici nel lontano 2010, anno in cui l’artista sentì di dover fare la sua parte per salvare un mondo maltrattato, imbrattato dall’incuria dell’uomo. In quegli anni si rimboccava le maniche e percorreva le banchine sabbiose delle spiagge per raccogliere i rifiuti; ben presto però, la sua immaginazione si spinse ben oltre, portandolo ad immaginare una nuova vita per tutta la plastica raccolta, fatta di forme che ricordano il mare e utile per la vita quotidiana.
Le lampade Stari Ribar – parola in lingua croata che significa “vecchio pescatore, pescatore con esperienza” – sono singolari oggetti di design: nascono dalle sapienti mani dello scultore e sono il prodotto della ricerca attiva in mare, della sperimentazione dei materiali e dello spirito ludico che alberga nella mente del loro ideatore. Le strutture dei variopinti pesci creati dalle mani di Massimo Marchiori vengono assemblate partendo dal cartone – materiale che l’artista utilizzava nelle sue sculture ancor prima di avviare il progetto Stari Ribar – e assumono le più svariate forme.
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L’artista, che passa ore ed ore a “pescare” rifiuti galleggianti, si ispira ai veri e legittimi abitanti del mare con l’intento di creare un oggetto nuovo ma, soprattutto, di generare una riflessione critica.
«Una vecchia bottiglia di plastica diventa la bocca, un pettine la pinna, una gruccia la coda, delle cime e reti di plastica la schiena…» afferma «Lo spettatore cerca i vari elementi fusi, li riconosce e li capisce. Il mono colore coprente amalgama i diversi elementi, l’occhio che è lampadina si accende e la scultura prende vita. La mia forma d’arte diventa strumento per sensibilizzare lo spettatore al problema dell’inquinamento dei mari».
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Una lampada, dunque, capace di illuminare l’ambiente in senso stretto e in senso lato, nella speranza che sempre più persone si interessino al problema dell’inquinamento ambientale. Sul sito di Stari Ribar è possibile ammirare i pesci Made in Silba e Made in Venezia, e tutti portano il nome di una stella; ci sono anche I Piccolini, “battezzati” con nomi di isole sparse per tutto il mondo. Le Barchette, realizzate con legno levigato dal mare, pezzi di corda consunta dalla salsedine e piccoli pezzi di plastica, che ricordano i battelli sui quali, da bambini, saremmo voluti salpare per andare alla scoperta di terre lontane.
Per adottare uno dei “pesci fantastici” di Massimo Marchiori non è necessario essere dei sub professionisti o degli appassionati di pesca: un salto nel suo sito internet o un giro nel suo negozio di Verona basterà per conoscere tutti gli esemplari disponibili e per portare a casa una storia unica, nel pieno rispetto della natura.
Segui il progetto di Massimo Marchiori su Instagram (@ribar.stari) e visita il suo sito ufficiale: www.stariribar.it
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