C’è il volto di un bambino che sta tappezzando i muri della città. Se non ve ne siete accorti, probabilmente non state prestando sufficiente attenzione.
É Ben Zeno, o meglio, l’immagine con cui lo streetartist ha deciso di fare guerrilla: ogni muro, superficie, strada, è una potenziale galleria artistica a cielo aperto. Questo è il concetto portante della street art, fruibile a chiunque, gratuita, illegale. Perché, dice Ben Zeno: “se non da fastidio, che senso ha?”.
In fondo “sono solo stencil”, eppure, proprio il contrasto tra la precisione di quella maschera e il caos che regna oltre i suoi contorni, è il pilastro della sua poetica.
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