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Chiara Dondi | Il punto d’incontro tra pittura e fotografia


Chiara Dondi nasce a Bologna nel 1984; si avvicina al mondo dell’arte fin da bambina, grazie alla passione trasmessale dalla nonna paterna, insaziabile lettrice di libri dedicati ai grandi maestri della pittura italiana.

Il contatto materiale e fisico con l’arte si verifica quando decide di sperimentare la pittura ad olio, dedicandosi alla realizzazione di nature morte, paesaggi e ritratti. Durante il corso di laurea in Disegno Industriale seguito presso la Facoltà di Architettura di Firenze – e grazie ad una macchina 35mm di proprietà del padre – ha inizio il sodalizio con la fotografia: l’artista predilige fin dal principio il bianco e nero, cercando di trovare un punto d’incontro tra pittura e medium fotografico.

Proprio per questo motivo le sue fotografie sono completamente colorate a mano. In un mondo invaso dal digitale e dalle sue innumerevoli sfumature e declinazioni, l’artista interviene direttamente sulla pellicola, restituendo personalmente toni e cromie ai soggetti immortalati. Una restituzione che passa per la sua sensibilità e per il suo immaginario, con un risultato che si colloca sempre a metà tra sogno e reale configurazione cromatica d’insieme. Chiara Dondi procede sul medium fotografico con la sovrapposizione di colori tenui e semitrasparenti, proprio come facevano numerosi artisti (ad esempio, Felice Beato) a partire dalla metà dell’Ottocento.

«Sono arrivata a questa tecnica cercando di dare un’aria più fluttuante e sognante alle mie foto e sperando di riuscire a coniugare al meglio il mio passato di pittrice ed il mio presente di fotografa», afferma l’artista. «Le macchine fotografiche che uso sono esclusivamente analogiche, biottiche con pellicole 120mm e B&W. Tutto il colore presente sulle mie fotografie viene dato a mano, strati su strati, dopo la stampa e fino ad arrivare al risultato voluto».

Chiara Dondi ha all’attivo numerose mostre collettive e il suo lavoro è stato pubblicato su numerosissime riviste; su ZìrArtmag l’artista presenta una selezione di scatti della serie Anthropomorphe nella quale, grazie alla sovrapposizione di volti umani, insetti e rettili scelti ad hoc per ognuna delle persone ritratte, rende ambigue le forme e incerti i contorni fisici e immateriali dell’essere. Un progetto che nasce, come afferma l’artista, dalla sua «(…) grande paura degli insetti» affrontata e indagata attraverso il medium fotografico che diventa «strumento terapeutico per chi lo usa».


Anthropomorphe

Niente che appartiene a questo mondo è inutile agli occhi di Dio. Né una foglia che si stacca
dall’albero, né un capello che cade dalla testa, né un insetto che viene ucciso perché fastidioso.
Ogni creatura o cosa possiede una ragione d’essere | Paulo Coelho

 

chiara dondi

© Chiara Dondi – Courtesy of the artist

 

chiara dondi

© Chiara Dondi – Courtesy of the artist

 

chiara dondi

© Chiara Dondi – Courtesy of the artist

 

chiara dondi

© Chiara Dondi – Courtesy of the artist

 

chiara dondi

© Chiara Dondi – Courtesy of the artist

 

chiara dondi

© Chiara Dondi – Courtesy of the artist


Per ulteriori informazioni visita il sito dell’artista, attiva anche su Instagram come @chiaradondi13.

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