Hillary Waters Fayle utilizza fili e intagli per dare forma alla simbolica connessione tra uomo e natura. Materiali sostenibili per opere d’arte che conservano intatta la matrice naturale ma hanno l’aspetto di magnifici ricami.
La luce attraversa gli spazi tra le nervature delle foglie, sottolineandone la struttura e l’armonia; i fili si intrecciano, uniscono le piccole tele organiche, ne esplorano la consistenza carnosa. Pieni e vuoti si alternano ritmicamente sulle superfici lavorate da Hillary Waters Fayle, artista americana di casa a Richmond che esplora le infinite possibilità dell’incontro tra arte e mondo naturale.
Visualizza questo post su Instagram
Una naturale predisposizione al fare arte
Hillary Waters Fayle ha sempre saputo di possedere una innata predisposizione all’arte e ha trovato il suo personalissimo mezzo d’espressione nell’incontro tra arte e scienza. Una strada intrapresa quasi per caso, frutto dell’unione tra le sue più grandi passioni, cominciata durante l’adolescenza e approfondita grazie alla formazione artistica e al profondo interesse per tutto ciò che ruota intorno alla conoscenza del mondo naturale.
Il processo di creazione inizia con una passeggiata all’aria aperta
La superficie delle foglie è uno spazio aperto ad infinite possibilità e la giovane artista lo indaga alternando pieni e vuoti, colore e impronta luminosa, motivi floreali e geometrici. Attualmente Assistant Professor e Head of Fiber Area nel dipartimento di Craft / Materials Studies presso la Virginia Commonwealth University, la Fayle annovera tra le sue muse ispiratrici Andy Goldsworthy, Anna Atkins, Susan Goethel Campbell e Motoi Yamamoto, ma afferma di essere rimasta affascinata anche dall’attenzione all’elemento naturale che ha caratterizzato l’intero lavoro di William Morris, pioniere del design e figura chiave del movimento Arts&Crafts.
Il processo di creazione di Hillary W. Fayle ha inizio dal contatto diretto con l’ambiente circostante. L’osservazione e la raccolta delle foglie sono i primi passi verso la realizzazione dell’opera: l’artista raccoglie i materiali nel suo stesso giardino, al parco, per strada; studia l’aspetto, i colori e le forme di ciascuna tela organica e inizia ad immaginare quali saranno gli interventi o gli utilizzi che sperimenterà per ciascuna di esse nel suo studio.
Una volta tracciato il disegno l’artista passa all’intaglio o al ricamo, per il quale utilizza fili multicolore recuperati da vecchi stock o ricevuti in dono da persone care. Oltre a sperimentare gli effetti ottenuti dall’intervento diretto sulle foglie, la Fayle adopera spesso i suoi intagli botanici e le sue composizioni per la stampa fotografica a contatto, utilizzando la tecnica della cianotipia.
Visualizza questo post su Instagram
La speranza dell’artista è che le sue opere possano fornire una nuova prospettiva sul mondo naturale e sul modo in cui lo vediamo. Lei stessa afferma: «I want to salvage and revive our connection to the natural world. I study textile and printmaking traditions and processes, using them in collaboration with found botanical and organic material to symbolically bind nature and the human touch. These botanical embroideries and blueprints are born of my desire to illuminate this connection and my curiosity about the overlapping of spiritual and religious symbology and sacred geometry, with patterns that exist in nature. Now more than ever, it feels important to inspire a shifted perspective on the way we view the natural world; to explore and appreciate what is so often overlooked and to realize the potential for existence in balance with nature».
Per ulteriori informazioni visita il sito dell’artista, attiva anche su Instagram come @hillary.waters.
Leggi gli altri MTA