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R/V | Cinque artiste esplorano l’attuale presenza umana nell’universo digitale

Cinque artiste riflettono sul tema comune della vita e delle convenzioni del mondo odierno, indagando la profonda influenza che il digitale esercita sul nostro quotidiano e la dipendenza da social media che interessa gran parte della popolazione globale e che spinge sempre più gli utenti a creare versioni iperreali e stereotipate di sé stessi da condividere nell’universo senza confini del world wide web. La collettiva online, realizzata da Culturush, si intitola R/V ed è visitabile fino al 19 luglio 2020.


R/V

Wednesday Kim, The Aesthetics of Being Disappeared – R/V | Courtesy of Culturush

 

Una mostra tutta al femminile, che si presenta con una schermata d’accesso d’ispirazione vintage: la scritta ENTER – che compare su uno sfondo rosa confetto, animato da nuvole bianche japan style – ci catapulta indietro nel tempo, rievocando il ricordo degli arcade games anni ’80, delle sale giochi, dei suoni e dei colori delle esperienze ludiche dei coin’op. Per esplorare gli spazi dedicati alle singole artiste in mostra è necessario “rincorrere e acchiappare” con la freccia del mouse piccole icone cartoon che si muovono sullo schermo. Un coniglio, un fiocco di neve, una Fujifilm Instax: i colori e le forme sono quelle degli adesivi e delle animazioni che siamo soliti utilizzare su Instagram e che popolano l’immaginario dei visitatori di internet e del suo mondo virtuale.


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R/V – Stacie Ant | Courtesy of Culturush

 

Al suo interno avatar costruiti e animati in 3D, che si muovono a ritmo di musica elettronica, di jingle estenuanti, di suoni e rumori distopici; un percorso in cui è possibile – come nel caso dell’opera di Emily Mulenga – osservare alter ego dalle sembianze di conigli rosa, capaci di saltare fuori dal coin’op e muoversi per le strade tra shopping sfrenato, party e viaggi in metro.

«L’uomo del XXI secolo – afferma Virginia Bianchi (Culturush) – è un prodotto del digitale». R/V riunisce materiali video, 3D e animazioni, restituendo le molteplici forme delle sue possibili versioni virtuali e fornendo al visitatore uno spaccato di realtà incredibilmente surreale. Le artiste selezionate ci pongono di fronte alla condizione umana e alla sua presenza nel regno digitale con particolare riferimento alla figura femminile, analizzando in che misura (e in che modo) essa possa essere assorbita dal mondo online, dalla necessità di apparire, di proiettare la propria vita e le proprie esperienze nello spazio virtuale di internet e delle sue innumerevoli piattaforme. Una riflessione che evidenzia come i social media siano largamente responsabili del gusto comune e contribuiscano al delineamento di canoni estetici condivisi dalle masse, alla diffusione di notizie e linee di pensiero capaci di esercitare una forte presa sull’inconscio degli utenti.


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R/V – Ruby Gloom | Courtesy of Culturush

 

Così, ad esempio, le visioni oniriche di Wednesday Kim ci mostrano l’inquietante ipotesi di una assoluta assenza di contatti nel mondo reale che porta, come diretta conseguenza psicologica, alla tendenza a rifugiarsi nel mondo online, percepito come antidoto ai pericoli del mondo esterno e della stessa vita sociale dalla quale l’utente scappa. Stacie Ant realizza personaggi coloratissimi, omologati ai canoni estetici contemporanei; le sue donne vivono all’interno di spazi costruiti ad hoc e ricalcano, con sottile ironia,  stereotipi della moda e del lusso che spesso ritroviamo nell’artificio delle immagini fabbricate per Instagram. Il fenomeno del body shaming, troppo spesso segnalato e diffuso sui social media, viene posto in evidenza dalla serie The Bully Pulpit di Haley Morris-Cafiero che sottolinea il modo in cui gli utenti si sentano autorizzati e legittimati ad esercitare azioni di cyber bullismo nei confronti delle donne quando trovano in rete una foto che non rispecchia i canoni estetici tipicamente associati all’ideale di bellezza massificato e promosso dalla pubblicità, dalla televisione, dai social media.


Visita la mostra su www.culturush.com [18.06 > 19.07.2020]

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